HOME / Salute e Prevenzione / ARTICOLO
Francesca Trento
Indice
In questo terzo incontro con la dott.ssa Trento, nutrizionista che collabora con Epicura, trattiamo di due tematice specifiche: la bulimia e il meno conosciuto binge eating.
Cosa significa abbuffata bulimica? Cos’è il binge eating? andiamo a vederli nel dettaglio.
Nella bulimia c’è un susseguirsi di comportamenti peculiari, definiti crisi bulimiche o abbuffate, dove si assume in poco tempo un’enorme quantità di cibo a cui seguono subito dopo dei comportamenti compensatori, come l’assunzione di lassativi o il vomito auto-indotto.
Anche qui, come nell’anoressia, c’è la costante voglia di dimagrire e la paura del proprio peso corporeo.
I soggetti bulimici, a differenza di quelli anoressici, magari sono normopeso o persino sovrappeso, ma ciò non significa che siano soggetti meno a rischio.
Chi soffre di bulimia, infatti, magari proprio perché continua a vedersi normopeso o sovrappeso, mette in atto crisi bulimiche anche molto violente.
È da sottolineare, inoltre, che il vomito autoindotto rovina l’esofago e lo predispone a dolori alla schiena e tumori.
Quello che caratterizza un’abbuffata bulimica è il fatto di essere ricorrente, e che dunque capita almeno una volta a settimana per tre mesi (questo è il criterio diagnostico minimo che la definisce).
Inoltre, nelle abbuffate bulimiche c’è un’assunzione di cibo eccessiva, con un’alternanza indiscriminata di dolce e salato.
In particolare, i soggetti bulimici prediligono i cibi di cui si sono privati in fase restrittiva, come alimenti molto calorici o grassi.
Nelle crisi bulimiche c’è una vera e propria perdita di controllo, dove non si è in grado di fermarsi e darsi un contegno.
Tendenzialmente ci si ferma solo di fronte a una sensazione netta di malessere, come forte nausea o dolore addominale.
Il binge eating disorder è una sorta di bulimia nervosa senza metodi di compenso, dunque dove, dopo l’abbuffata, non c’è l’assunzione di lassativi o il vomito auto-indotto (per lo meno, non in modo particolarmente frequente).
Questo disturbo alimentare è stato categorizzato solo di recente anche se in realtà è molto comune.
Il binge eating può avere origine, ad esempio, nel periodo adolescenziale dove il desiderio di perdere peso porta a fare delle diete restrittive.
Magari si fa una dieta ipocalorica autogestita, che non dà i risultati sperati, e si tende quindi a lasciarsi andare alla frustrazione.
Questo può causare dei meccanismi mentali per la quale si cade nel rischio di abbuffate compulsive, instaurando questo disturbo.
Chi pratica binge eating, infatti, è sovrappeso o obeso.
Nutrizionista